Prefazioni e ideazioni
Napoli le vie del mare
L’Azienda Autonoma di Soggiorno, Cura e Turismo di Napoli chiese a Corrado Beguinot di coordinare un volume che approfondisse sotto molteplici aspetti tematici e territoriali la necessità di introdurre le “vie del mare” sul mare campano. Dopo la presentazione del commissario dell’azienda, Giuseppe Castaldo, e l’introduzione di Beguinot, il volume conteneva i saggi di Pasquale Esposito, Carlo Franco, Pietro Gargano, Ermanno Corsi, Carlo Franco, Sandro Petriccione e il mio sulla Penisola sorrentina.
Dal terremoto al futuro - La ricostruzione a Napoli
Due grandi volumi in cofanetto, uno sui contenuti del piano di ricostruzione dopo il terremoto del 23 novembre 1980(il Titolo VIII della legge 219/81), e l’altro di interviste e di testimonianze. Furono curati, per conto del Comitato di Coordinamento dei Commissari, da Ermanno Corsi e Carlo Franco che chiamarono molti giornalisti a collaborare. A me toccarono diversi capitoli con interviste ampie a Guido Alborghetti, Enzo Scotti, Giulio Di Donato, Maurizio Valenzi, Carlo D’Amato e Antonio Fantini.
20 anni di mobilità a Napoli
Un libro di Antonio Coppola, numero uno dell’Aci di Napoli, in cui furono raccolti i suoi numerosi interventi sulla mobilità a Napoli, tema eterno e sempre attuale, dalle tante soluzioni proposte e dai risultati insoddisfacenti o assenti. Ne curai la realizzazione e scrissi l’introduzione (come giornalista mi occupavo di questi argomenti). Il volume era aperto dal saluto dei presidenti nazionale e napoletano dell’Aci, Franco Lucchesi e Guido Mazzuolo, e si concludeva con un intervento di Ennio Cascetta.
Vincere la ‘ndrangheta
Un’opera collettiva nata dalle attività del Museo della ‘ndrangheta curata da Claudio La Camera. Infatti il volume contiene gli interventi dei numerosi studiosi a un seminario del museo concluso dai discorsi di Fulvio Librandi, Giuseppe Pignatone e Pietro Grasso. A me fu chiesto, in qualità di direttore del “Quotidiano della Calabria”, di raccontare l’impegno del giornale, cosa che feci scrivendo della ‘ndrangheta e ricordando il sacrificio di Lea Garofalo e definendola “metafora della Calabria”.
Lettere dalla Calabria
In questo volume, curato da Ida Nucera, sono raccolti gli articoli della rubrica “Buona settimana” di Giancarlo Maria Bregantini, vescovo di Locri, che ogni lunedì era pubblicata sul “Quotidiano della Calabria”. Quando genericamente gliela proposi fu titubante ma poi cedette non appena gli dissi che sarebbe stato bello augurare ai calabresi giorni sereni e proficui. Scrisse articoli in cui il suo cuore donava frammenti di poesia. E fui felicissimo quando mi fu chiesto di scrivere l’introduzione.
Miseria e nobiltà della politica, della società
Franco Laratta è un politico calabrese di lungo corso, dalla poliedrica attività, anche con cariche elettive importanti. Nato giornalista scrive magnificamente – anche di musica, pubblicai un suo articolo su Mina molto bello – ed è di San Giovanni in Fiore, dunque la Sila. Da tempo magnifica, e non a torto, le risorse della sua terra che va scovando con affettuosa pazienza. In questo libro raccoglie molti articoli e a me e a Dario Franceschini è toccato il compito di introdurlo. Per me un piacere.
La rivoluzione è un pranzo di gala
La genesi di questa opera mi appartiene. Nicola Fiorita realizzò per il “Quotidiano della domenica” numeri monografici sul cibo, coinvolgendo i maggiori esperti e anche buone se non ottime forchette. E Mita Borgogno, che firma con lui il libro e scrive anche un pezzo introduttivo, curò la grafica alla sua maniera, vale a dire egregiamente. Lui ha raccolto tutto in questo volume godibilissimo che parla di una Calabria che se volesse potrebbe spiccare il volo. Ed è quanto io sostengo nella prefazione.
L’utopia della politica
Franco Cimino è una bella persona di Calabria. Catanzarese, per pochi voti non divenne sindaco del capoluogo e i cittadini poi hanno capito quale occasione avevano perso. Inoltre è un docente appassionato come dimostra l’affetto di generazioni di studenti. Infine scrive benissimo e ha una cultura vasta. Non so quanti articoli suoi ho letto e anche titolato. Mai una correzione, mai una parola fuori luogo, sempre misura, profondità e saggezza. Come si capisce da questo libro di cui sono il prefatore.
Vini di Calabria
Una sera a cena lo sentii parlare di vini in modo professionale. Sarino Branda non era un enologo né un produttore di vini ma il direttore di Confindustria Cosenza. Gli chiesi di scrivere ogni settimana un articolo non lungo su una “bottiglia”. E da allora le bottiglie sono diventate una cantina e lui ha censito, scovato, promosso e talvolta bocciato quanti in Calabria producono vino. Infine ha scritto una guida pregevole che è anche la mappa di un mondo che ha un grande futuro davanti a sé. Prosit!
Tracce di cucina di Calabria
Questo libro di Pinuccia Alia sa di tradizioni e di piatti buoni già per come sono raccontati. Perché non solo la sua locanda è una tappa obbligata per chi vuol capire qualcosa di Calabria a tavola ma anche perché lui è uno scrittore. Raccoglie le ricette di cui parla ogni settimana sul “Quotidiano della Calabria” da quando gli proposi di farlo, ma soprattutto prima di spiegare la ricetta dedica tre quarti dell’articolo alla storia, a una casa, a una cuoca, a un prodotto. E già si è appagati.
Fiori all’occhiello
La storia dell’arte calabrese, dei grandi pittori, in un libro di qualità alta. Tonino Sicoli è il direttore del Museo MAON di Rende. Un giorno gli dissi: perché non scrivi ogni due o tre settimane un ampio ritratto dei pittori di questa terra? E lui ha scritto, e quanto e che cosa ha scritto! Da Boccioni a Marasco fino ai contemporanei, una vera enciclopedia ora raccolta in questo libro. Probabilmente l’opera più completa sulla materia, uno scrigno della Calabria e, sinceramente, un vanto per me.
Piazza Spartaco
Un passo indietro nel tempo. Un libro del marzo 1974 scritto da Antonio Barone sull’assalto fascista al Municipio di Castellammare amministrato dai socialisti il 19 gennaio 1921. Non c’era prima anche se quei fatti erano nella memoria della città. Convinsi Barone, un professore stimato del liceo, a scriverlo. E lui fece questo magnifico libro. Poi feci in modo che mio padre convincesse gli Editori Riuniti a pubblicarlo e Giorgio Amendola a scrivere la prefazione. E dopo Barone non smise di scrivere.
Grazie papà
Di questo grande libro non sono autore né prefatore ma solo il protagonista. Un giorno me l’ha fatto trovare sulla scrivania mia figlia Valentina. Meticolosamente ha raccolto foto e pagine della manifestazione del 2010 a Reggio contro la ‘ndrangheta da me organizzata, lo ha fatto stampare e me l’ha regalato. Ogni tanto lo sfoglio e mi emoziono. Non lo trovate da nessuna parte e non è esaurito. Una sola copia. Per me. La grande gioia di sapere di aver fatto una buona cosa perché te lo dice tua figlia.